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AIMS - Associazione Internazionale Mediatori Sistemici

Fondata nell’aprile del 1995, è ad oggi, la prima associazione italiana per estensione territoriale e per numero di soci e di centri di formazione.
L’associazione non ha scopo di lucro e promuove il progresso degli studi e delle ricerche nel campo della mediazione familiare e della formazione alla mediazione familiare.

L’orientamento sistemico che caratterizza la metodologia adottata dall’A.I.M.S. per l’espletamento della professione consente altresì ai Mediatori Familiari di svolgere la propria professione anche in contesti comunitari e/o istituzionali  previa adeguata formazione in specifici percorsi di approfondimento e/o specialistici da effettuarsi dopo il conseguimento del titolo di Mediatore Familiare.

Attiva Corsi di formazione specifici presso i Centri riconosciuti, Convegni e Seminari su tematiche rilevanti per l’esercizio della professione, formazione permanente per didatti e soci ordinari.
Promuove infine presso i Ministeri competenti il riconoscimento della professione.

Nell’anno 2013, recependo le indicazione della legge 4/2013, l’associazione si è trasformata in associazione di professionisti pur mantenendo le caratteristiche che hanno costituito sin dalla sua fondazione le cornici identitarie: la mediazione e la teoria sistemica. Per le organizzazioni è oggi  necessario sviluppare una conoscenza completa sulla propria azione, l’organizzazione che si osserva, affinché il processo di ri-orientamento richiesto dalle mutate condizioni economiche, sociali e politiche in cui l’organizzazione opera rispetto al passato, trovi linfa vitale  nella partecipazione attiva dei suoi protagonisti.

L’A.I.M.S. costituisce un bacino di professionisti, in grado di svolgere un’attività altamente qualificata e per la quale esistono precisi richiami sia nella normativa nazionale che in quella europea.

Occorre favorire un innalzamento del livello medio dei servizi professionali resi e una riconoscibilità e spendibilità della competenza del professionista, anche al di fuori dei confini nazionali, prestando particolare attenzione e cura alla formazione professionale e al mantenimento della stessa, attraverso la formazione permanente lungo tutto l’arco della sua vita lavorativa  ed alle esigenze di tutela del destinatario dei servizi.

La necessità di introdurre nelle associazioni attività di sviluppo organizzativo, soprattutto orientate all’innovazione, nasce sostanzialmente da due condizioni.

La prima è dovuta ai cambiamenti del contesto, che può definirsi come mutazione relativamente alla consistenza delle diversità economiche, sociali e politiche in cui opera rispetto al passato.

La seconda è la modifica delle modalità gestionali che ha investito tutte le organizzazioni e quindi anche le associazioni.

È necessario garantire l’apprendimento dei metodi di individuazione e valutazione degli stakeholders e di conoscenza delle aspettative e delle percezioni verso l’associazione.

Un sistema organizzativo eccellente deve considerare le dimensioni dell’apprendere dall’osservazione, dall’ascolto e dal dialogo per aumentare il valore percepito delle proprie iniziative e per trasformare gli obiettivi in risultati.

Il Governo ha dato particolare rilievo ai contesti associativi di professionisti attraverso la legge 4/2013 che dà indicazioni che seppur facoltative, risultano chiare in tal senso:

    • La possibilità per il professionista di aderire ad associazioni professionali

    • La possibilità di partecipare ai tavoli per la definizione della norma tecnica

    • La possibilità di certificare ai professionisti la competenza professionale da parte di organismi di parte terza indipendente

E queste indicazioni spingono con urgenza ad un cambiamento.
I cambiamenti a cui siamo chiamati a partecipare in futuro saranno sia profondamente personali, sia intrinsecamente sistemici.
In questa direzione diventa importante il dialogo tra associazioni di professionisti, con gli ordini, con le associazioni dei consumatori, con gli enti (tribunali, scuole, imprese, ecc.) per coglierne reciprocamente bisogni, risorse, specificità.

In questo scenario diventa fondamentale il ruolo della formazione e la necessità di valutare i processi formativi e operativi, con un metodo rigoroso e condiviso, ma soprattutto congruente con lo stile di pensiero che sostiene il processo formativo e con le richieste che ci arrivano dalle cornici più ampie (EQF Europa).

Si rende necessario non solo concorrere per una definizione di queste competenze, ma occorre uno spostamento dall’oggetto del pensiero al soggetto che sviluppa, potenzia, trasforma quel pensiero, lo rende operativo.
Chi lavora in campo sociale sa bene che riuscire a costruire alleanze di lavoro solide tra parti non abituate a lavorare insieme o segnate dalla conflittualità è molto difficile, soprattutto se non ha alle spalle un sistema  che legittimi la sua azione, dalla formazione al tessuto sociale.

AIMS - La Macroregione Sud

La Macroregione Sud comprende le seguenti regioni:

Basilicata
Basilicata
Calabria
Calabria
Campania
Campania
Puglia
Puglia
Sicilia
Sicilia

Consiglio direttivo

Rosa Domilici

Presidente

Alberto Moretto

Vice Presidente Tesoriere

Mario Brengola

Vice Presidente Segretario

Soci Professionisti

Amendola

Amendola

Davide
Aurilio

Aurilio

Rossella
Bottiglieri

Bottiglieri

Donatella
Candela

Candela

Ermelinda
Chianura

Chianura

Pasquale
Cortese

Cortese

Rosario
Crisi

Crisi

Cristiana
De Laurentis

De Laurentis

Maria G. Angela
De Luca

De Luca

Daria
De Martino

De Martino

Roberta
Di Caprio

Di Caprio

Ester Livia
Di Roberto

Di Roberto

Massimo
Domilici

Domilici

Rosellina
Facchinetti

Facchinetti

Laurita
Ferrara

Ferrara

Caterina
Ferrone

Ferrone

Daniela
Fummo

Fummo

Nicola
Galdo

Galdo

Gennaro
Gritti

Gritti

Paolo
Libonati

Libonati

Adriana
Lucca

Lucca

Luciana
Marra

Marra

Maria Rosaria
Martucci

Martucci

Pasquale
Mazzei

Mazzei

Francesco
Menafro

Menafro

Mariarosaria
Monteleone

Monteleone

Simona Maria
Orazzo

Orazzo

Luca
Pacilio

Pacilio

Vera
Paglionico

Paglionico

Francesca
Parlato

Parlato

Giovanna
Parpaiola

Parpaiola

Carmen
Pelli

Pelli

Patrizia
Perna

Perna

Raffaella
Ragone

Ragone

Berniero
Ruggiero

Ruggiero

Giuseppe
Rusciano

Rusciano

Francesca
Sannasardo

Sannasardo

Pier Francesco
Signorelli

Signorelli

Silvia
Verrengia

Verrengia

Anna
Vitrano

Vitrano

Ivana
Viviani

Viviani

Annadele
Vozza

Vozza

Ornella

Centri di Formazione

All’interno dei nostri Centri di Formazione operano almeno due soci formatori AIMS, secondo i programmi approvati dalla Commissione per la Didattica e per la Ricerca.

Il riconoscimento dei Centri di Formazione Mediazione è vincolato all’ottemperanza delle seguenti condizioni:

  • aver fatto domanda al Presidente:
  • aver ottenuto il parere favorevole della Commissione per la Didattica e la Ricerca;
  • partecipare attraverso i suoi formatori ai programmi di autoformazione;
  • pagare la quota annuale di iscrizione.

Centri di Mediazione

All’interno dei nostri Centri di Mediazione operano esclusivamente Soci Professionisti dell’Associazione, almeno in numero di due.

Il patrocinio dell’Associazione per i Centri di Mediazione è vincolato all’ottemperanza delle seguenti condizioni:

  • aver fatto domanda al Presidente;
  • aver ottenuto il parere favorevole della Commissione per la Didattica e la Ricerca;
  • usufruire di supervisione allo staff per 10 ore annue da parte di un formatore AIMS e inoltrare annualmente al Presidente la documentazione dell’attività di supervisione svolta;
  • pagare la quota annuale di iscrizione.

Carta dei servizi

La carta dei servizi è uno strumento utile a conoscere la struttura, l’organizzazione, i servizi e le finalità della nostra associazione.

Il documento è liberamente consultabile e scaricabile di seguito.

Statuto

Il presente testo costituisce lo Statuto dell’Associazione Internazionale Mediatori Sistemici (A.I.M.S.) con sede in Treviso, via della quercia 2/b, aggiornato in seguito alle modifiche apportate dall’Assemblea dei soci , giusta delibera del giorno 3 maggio 2013.

CAPO II GLI ORDINI TERRITORIALI

Sono organi delle Macroregioni:

  1. il Consiglio direttivo;
  2. il Presidente;
  3. l’Assemblea.

Le Macroregioni sono governate da un Consiglio Direttivo composto da tre a cinque membri eletti tra i Soci aventi diritto di voto. L’elezione delle Cariche del Consiglio Direttivo viene fatta dall’Assemblea a scrutinio segreto col voto favorevole dei 2/3 dei partecipanti per il primo scrutinio ed a semplice maggioranza dal 2° scrutinio in poi e avviene separatamente per ciascuna carica. I Componenti del Consiglio Direttivo restano in carica 4 anni e possono essere rieletti.

Le cariche previste nell’ambito del Consiglio Direttivo sono:

  1. il Presidente, con funzioni di referente della commissione etica nazionale
  2. il Vice-Presidente
  3. il Segretario con funzioni di tesoriere

Le cariche del Consiglio direttivo sono espletate a titolo gratuito.

Il Presidente viene eletto ogni quadriennio dall’Assemblea ed ha il compito di:

  1. rappresentare ufficialmente l’Associazione anche di fronte a terzi o in giudizio.
  2. presiedere le sedute del Consiglio Direttivo e farne eseguire le deliberazioni.
  3. firmare gli atti ufficiali.

Nell’adempimento delle sue funzioni il Presidente può, di volta in volta, delegare il VicePresidente.

Il Consiglio Direttivo ha le seguenti attribuzioni:

  1. rappresenta, nel proprio ambito territoriale, gli iscritti all’associazione, promuovendo i rapporti con gli enti locali; restano ferme le attribuzioni del Consiglio Direttivo della sede centrale di cui all’articolo 30;
  2. vigila sull’ osservanza dello Statuto, dei regolamenti, della regole deontologiche e di tutte le altre disposizioni che disciplinano la professione da parte dei propri iscritti;
  3. adempie agli obblighi previsti dalle norme relative alla formazione ed all’ammissione agli esami per l’esercizio della professione;
  4. promuove, organizza e regola la formazione professionale continua ed obbligatoria dei propri iscritti e vigila sull’assolvimento di tale obbligo da parte dei medesimi; periodicamente verifica, almeno una volta ogni anno, la sussistenza dei requisiti di formazione permanente in capo agli iscritti, emettendo le relative certificazioni e comunicando periodicamente al Consiglio della sede Centrale tali dati;
  5. vigila per la tutela del decoro e dell’indipendenza dell’associazione;
  6. delibera i provvedimenti disciplinari;
  7. interviene per comporre le contestazioni che sorgono, in dipendenza dell’esercizio professionale, tra gli iscritti all’associazione e, su concorde richiesta delle parti, fra gli iscritti ed i loro clienti;
  8. provvede alla organizzazione degli uffici territoriali dell’associazione, alla gestione finanziaria ed a quant’altro sia necessario per il conseguimento dei fini dell’associazione;
  9. provvede all’elaborazione del rendiconto consuntivo e del bilancio preventivo nell’ambito territoriale di sua pertinenza;
  10. delibera la convocazione dell’Assemblea, almeno una volta all’anno in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo e consuntivo;
  11. rilascia, a richiesta, i certificati e le attestazioni relative agli iscritti;

Il Consiglio direttivo si riunisce, su convocazione del Presidente, secondo quanto prescritto dal Regolamento. Il Consiglio direttivo delibera a maggioranza semplice. In caso di parità prevale il voto di chi presiede.

I membri del Consiglio Direttivo che non intervengono alle sedute di Consiglio senza giustificato motivo, per più di due volte di seguito, sono dichiarati decaduti d’ufficio e sostituiti da quelli immediatamente seguenti nell’ordine delle preferenze espresse dall’Assemblea.

In caso di dimissioni di membri del Consiglio Direttivo, lo stesso provvede alla nomina di nuovi membri a completamento del numero richiesto, attingendo nell’ordine dalle preferenze espresse dall’Assemblea, fino ad esaurimento dello stesso.

Consiglio può essere sciolto nelle ipotesi in cui non si provvede alla sua integrazione, se non è in grado di funzionare, se decade o si dimette il Presidente o se ricorrono altri gravi motivi. In caso di scioglimento o di mancata costituzione del Consiglio, le sue funzioni sono affidate al Consiglio Direttivo della sede nazionale, o, su delibera di questo, ad un commissario straordinario che provvede alla gestione ordinaria. Lo scioglimento del Consiglio e le decisioni in merito alla sostituzione delle funzioni sono disposti dal Consiglio Direttivo Nazionale. Il commissario provvede, entro sessanta giorni dalla nomina, salvo diversa indicazione del Consiglio Nazionale, a convocare e tenere l’assemblea per la elezione dell’intero Consiglio, che resterà in carica fino alla scadenza naturale del Consiglio disciolto o non costituito.

I Soci sono convocati in Assemblee ordinarie e straordinarie dal Consiglio Direttivo, dal Presidente o su richiesta scritta da almeno un terzo dei Soci aventi diritto di voto. L’Assemblea è convocata mediante avviso contenente l’indicazione del giorno dell’ora e del luogo dell’adunanza e l’elenco delle materie da trattare. L’avviso, almeno otto giorni prima, è spedito mediante raccomandata postale, fax, messaggio di posta elettronica ovvero con ogni altro mezzo che consenta di verificare la provenienza e di avere riscontro dell’avvenuta ricezione, a tutti gli iscritti ed è affisso in modo visibile negli uffici dell’associazione per la durata del predetto termine. In alternativa o unitamente alle modalità suddette, è ammessa la convocazione anche mediante pubblicazione sul sito internet dell’associazione almeno 15 giorni prima della data fissata per l’Assemblea. L’Assemblea è regolarmente costituita, in prima convocazione, con la presenza di almeno la metà degli iscritti e, in seconda convocazione, che non può aver luogo nello stesso giorno fissato per la prima, con qualsiasi numero di intervenuti. Essa delibera a maggioranza degli intervenuti aventi diritto al voto. Il presidente e il segretario del Consiglio sono, rispettivamente, il presidente e il segretario dell’Assemblea degli iscritti. Hanno diritto di voto tutti i Soci in regola con il pagamento della quota sociale. E’ ammesso il voto per delega, tranne che per l’elezione delle cariche sociali. Ogni Socio non può rappresentare più di tre iscritti. Ogni socio ha diritto ad un voto, qualunque sia il valore della sua quota.

Contro i risultati delle elezioni, ciascun iscritto può proporre reclamo al Consiglio Nazionale, entro il termine perentorio di quindici giorni successivi alla proclamazione. Nei sessanta giorni che seguono il reclamo il Consiglio Nazionale deve rispondere. Nei casi più gravi può disporre che si proceda a rielezione.

L’Assemblea dei Soci appartenenti a ciascuna macroregione è convocata dal Consiglio Direttivo territorialmente competente ed ha il compito di:

  1. eleggere il Consiglio Direttivo ed il Presidente, nominando il Vice-Presidente e il segretario della macroregione di appartenenza;
  2. approvare annualmente il bilancio preventivo e consuntivo della macroregione di appartenenza;
  3. formulare proposte indirizzate al Consiglio Direttivo, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi sociali e ad un’ottimale definizione organizzativa dell’Associazione.

Il consiglio direttivo deve convocare senza ritardo l’assemblea, quando ne è fatta domanda da tanti soci che rappresentino almeno un terzo del numero degli iscritti aventi diritto di voto. Nella domanda sono indicati gli argomenti da trattare.

Il collegio dei revisori dei conti è composto da tre membri effettivi e due supplenti e viene eletto dall’Assemblea ogni quattro anni, negli stessi giorni fissati per l’elezione del Consiglio. Il candidato che ha riportato il maggior numero di voti assume la carica di presidente. Il collegio dei revisori vigila sull’osservanza della legge e dell’ordinamento, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dal Consiglio Direttivo e controlla la tenuta dei conti e la correttezza dei bilanci. L’assemblea delle macroregioni con meno di mille iscritti può eleggere, in alternativa al collegio dei revisori, un revisore unico effettivo ed un supplente con le medesime funzioni del collegio. Il collegio dei revisori o il revisore unico non partecipano ai lavori del Consiglio Direttivo.

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